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al testo di Antonio Bonanno
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All'ombra dei cipressi... ma quale ombra, quali cipressi Penso alla mia quercia di cui non so più nulla proprietà di altri che avranno alimentato qualche camino Alle mie betulle dimenticate nel sonno della pandemia che rivivono oggi nel ricordo di un desiderio inappagato la terra! Quella terra che hanno barbaramente sostituito col cemento di cui dovrò sentire l'odore nauseabondo finchè la mia carne diventerà acqua e non più terra. Addio monti... addio Montagna anche tu sorta dall'acqua di mare dove querce e betulle tentano tenacemente di resistere all'assalto permanente dei costruttori non di pace ma di guadagno. Alla fine dei miei giorni abbraccerò nel sogno la mia terra non più sacra per i pagani di oggi anche se vestiti di abiti talari.
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